Relazioni culturali nella cura: laboratorio con Compagnia San Paolo

Cultural Wellbeing Lab prosegue con i suoi appuntamenti in live: il 17 novembre ad Alessandria

Lo storytelling migliora la salute? Quale linguaggio e quali mezzi utilizzare? La cultura contribuisce al benessere di pazienti e curanti? Su questi temi si interrogheranno i partecipanti della giornata di laboratorio "Relazioni culturali nella cura" che si terrà il 17 novembre al Centro Congressi Alessandria di Piazza Fabrizio De Andrè 76 – Alessandria.

Organizzata da Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il gruppo di lavoro del progetto "Verba Curant" dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e di Scuola Holden, si tratta della quarta iniziativa di Cultural Wellbeing Lab dedicata al tema "Cultura, relazione di cura e Medical Humanities”, ovvero il progetto che intende favorire nel nordovest lo sviluppo di un laboratorio che dia impulso a nuove competenze e progettualità: partendo dalla consapevolezza del profondo impatto della cultura sul benessere di persone e comunità, mira a individuare progetti, luoghi, linguaggi e relazioni culturali come percorso di prevenzione e cura ed è parte di Well Impact su Cultura & Salute. Sarà quindi l'occasione per riflettere su come l'esperienza culturale può contribuire alla relazione di cura a partire dalla convinzione che poche attività possono rivaleggiare con la cultura nel toccare le corde più profonde dell'animo e del corpo umano. La letteratura di questi ultimi anni riguardante gli studi sul benessere si sta infatti focalizzando sempre più sulla dimensione culturale, prendendo in considerazione differenti ambiti quali ad esempio le arti performative, le arti visive e la letteratura.

Durante la sessione del mattino verranno toccati temi maggiormente teorici quali “I bisogni relazionali nel contesto di cura e consenso informato”, “Come misurare le componenti essenziali della relazione: benessere soggettivo, empatia, fiducia reciproca”, “La comunicazione della salute: linguaggio, medium, circostanze” a cura di Patrizia Santinon, psichiatra e psicoanalista AO AL e Coordinatrice Scientifica del Centro Studi Medical Humanities di Alessandria, Enzo Grossi, medico e membro del Comitato Scientifico del Cultural Wellbeing Lab, e Daniela Ovadia, giornalista scientifica, che poi verranno calati nella concretezza di alcuni progetti attivi come il Digital Health Humanities di Cristina Cenci, antropologa e CEO di Digital Narrative Medicine, “Il Bullone” e “Cicatrici Milano” della Fondazione Near Onlus e “Verba Curant”. Quest’ultimo, realizzato in collaborazione tra il Centro Studi per le Medical Humanities e la Scuola Holden di Torino, ha il fine di individuare come un intervento di Medical Humanities possa agire sulla capacità empatica degli operatori di cura, attraverso la cultura. In particolare l'obiettivo ultimo del percorso di formazione avviato nel 2021 è arrivare a mettere in pratica una comunicazione sempre più efficace ed empatica con i pazienti: i risultati infatti vengono monitorati e analizzati in base all’evidenza scientifica, con la somministrazione di tre diversi questionari e la realizzazione di un database dedicato.

La sessione pomeridiana vedrà invece la realizzazione di un laboratorio pratico di scrittura a cura di Scuola Holden dedicato al potere delle storie.